MA STO SWAN... CHI E'???

 

Ciao ragazze!

Poiché quotidianamente ricevo tantissime richieste di chiarimenti sulle varie tipologie di cordini in commercio ho pensato potesse essere d’aiuto raccontarvi le caratteristiche dei cordini che ho avuto modo di provare.

 

Il mercato è invaso da una miriade di cordini per realizzare borse e accessori all’uncinetto e il fatto che poi alcuni cordini diversi abbiano lo stesso nome, cosi come cordini uguali nomi diversi, complica le cose!

 

Come si fa a scegliere? La prima regola è che non ci sono regole!!! 

 

Premetto che quella di seguito non ha la presunzione di essere una guida, ma è solo frutto del desiderio di condividere con voi le mie esperienze cercando nel mio piccolo di chiarire le idee in merito alle tipologie di cordino che ho avuto modo di provare personalmente. Non ho parlato qui della rafia, della juta, e dei lurex, ma mi sono solo limitata a riepilogare le tipologie più popolari.

 

SWAN ORIGINALE (circa 12 euro 500 grammi)

Da molte creative definito il “Re dei Cordini”.

Cordino di importazione Thailandese, 100% polipropilene, spessore di circa 2mm.

Si lavora con uncinetto 3,5/4

Disponibile in 47 colori

Morbido e scorrevole nella lavorazione, colori brillanti e resa insuperabile!

Come riconoscerlo? La confezione presenta una  una R ® in alto a destra del cigno che ne identifica la registrazione del marchio

Impieghi: tra i cordini è uno dei più versatili quindi si presta sia per la realizzazione di borse di grandi dimensioni (per la quali non occorre usare rinforzi per tenerle su), sia per pochette eleganti, sia per borse più sportive

 

 

SWAN THAI (circa 7 euro 500 grammi)

Lo swan comunemente definito thai è il cugino cinese dello swan originale.

Il cordino più discusso: il mondo delle creative si spacca di due tra quelle che lo trovano “normale” e chi invece sostiene sia troppo duro. Insomma, ogni mano ha le sue sensazioni…

È un cordino molto simile per dimensione all’originale thailandese, ma più rigido nella lavorazione e con una resa meno buona

Le vecchie confezioni erano costituite da matasse che almeno una volta nella vita ci hanno fatto impazzire, ma adesso non serve più fare i gomitoli, si lavora direttamente dalla confezione come lo swan originale

È disponibile in circa 26 colori ed è stato prodotto anche nelle versioni “magnum” e “mignon”. Il magnum si lavora con uncinetto 5/6,il mignon con 2,5/3

Come riconoscerlo? La confezione non presenta la R

 

 

CORDINO INTRECCIO (circa 13 euro 500 grammi)

Un cordino unico nel suo genere, 100% polipropilene, di produzione italiana.

Tanti tentativi di imitazione, ma ad oggi è ancora il re incontrastato.

E il cordino per le borse estive per eccellenza.

Ha uno spessore di circa 5 mm e si lavora con uncinetto 7/8

E scorrevole nella lavorazione, leggermente elastico. Non ha una cartella colori vastissima, ma meravigliosa soprattutto per la linea dei colori neutri e dei colori accesi.

Fanno parte del cordino intreccio anche due tipologie di cordini in juta e cotone che differiscono nella lavorazione rispetto a quelli in polipropilene, ma lavorati sono molto d’effetto.

 

 

CALDERONE DEI TRIPOLINI 

Esistono una miriade di tripolini: in acetato, viscosa, poliestre, polipropilene, composizioni miste…

A seconda della composizione cambiano la brillantezza, la consistenza e naturalmente la resa.

Da un punto di vista qualitativo, per la mia esperienza, i cordini in acetato, rayon di viscosa e polipropilene sono quelli qualitativamente migliori, quelli meno pregiati sono in poliestere.

Ogni fornitore battezza il suo tripolino con un nome diverso, l’unica cosa che può aiutare a chiarirsi le idee è chiedere le composizioni!

Acetato e viscosa sono in genere dei cordini lucidi, morbidi e setosi nella lavorazione e principalmente indicati per borse eleganti. Occhio che non tutta la viscosa è uguale!!! Ci sono cordini in viscosa che hanno un’ottima struttura, altri poco consistenti, quindi è sempre meglio chiedere al fornitore

Polipropilene: sono normalmente cordini brillanti, scorrevoli nella lavorazione, ottima robustezza e a seconda degli additivi usati nella lavorazione e della tipologia di intreccio possono risultare più o meno rigidi;

Poliestere: sono cordini generalmente opachi, meno scorrevoli, non particolarmente rigidi, ma che conferiscono una buona struttura alla borsa.

 

Qual è il migliore? A mio avviso non esiste un N.1 in senso assoluto, in quanto a seconda della tipologia di borsa che si vuole realizzare ci sono cordini che si prestano più di altri. A questo si aggiungono il gusto personale e la necessità di avere un determinato colore, o ancora l’effetto che si desidera dare al punto scelto: la stessa nocciolina con filati diversi, darà effetti altrettanto differenti!

Il mondo delle creative non è fatto di regole, ma solo di prove e riprove… non resta che dare sfogo alle nostre idee!

 

 

Enjoy your creativity ragazze e scrivetemi per qualisasi dubbio!